DIRETTO DA
STORIA
Dodo, un uomo di cinquant’anni affetto da una forma di paralisi parziale che gli limita i movimenti, si ritrova per la prima volta da solo a dover difendere l’officina di famiglia.
ANNO
2023
GENERE
Dramma, Thriller
PRODUZIONE
Asterisco*



Una storia di azione,
presa di coscienza,
coraggio, riscatto.
TROUPE
Cast
Stefano Tetti, Riccardo Vicardi, Antonio Cocuzza, Tino Fiori
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Scritto e diretto da
Paolo Bonfadini, Davide Morando
Prodotto da
Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo, Davide Morando, Jorge Muriel
Direttore di produzione
Irene Cotroneo
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Fotografia
Ludovico Casalone, Federico Meneghini
Operatore camera
Alessandro Salerno
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Assistente camera
Danilo Catalano
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Fonici di presa diretta
Stefano Scotti, Storm D'Amico
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Musiche
Luca Fois
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Montaggio
Davide Morando
Scenografia
Silvia Finesso
Costumi
Elisa Bonfadini
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Trucco
Chiara Scaglioni
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Aiuto regia
Gerardo Tummillo
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Script supervisor
Irene Cotroneo
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Assistente di produzione
Francesca Bruschi
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Color correction
Federico Meneghini, Ludovico Casalone
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Post-produzione audio e sound designer
Storm D'Amico
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Armatore
Matteo Leddi
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Addestratori
Giorgia Perina, Francesco Mogavino
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Sviluppo materiali di repertorio
Lab80
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Sottotitoli a cura di
Daisy Pettley, Matteo Fabiano
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Distribuzione & vendite
Zen Movie​
FILM FESTIVAL & RICONOSCIMENTI
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Show Me Shorts, New Zealand, WORLD PREMIERE 2023
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Riff, Roma, Menzione speciale
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Corto Dorico, Ancona, novembre 2023 Miglior Cortometraggio | Premio Cgs acec sentieri di Cinema
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"riesce a sviluppare la storia nell’arco dei 19 minuti in modo coerente e personale restituendo efficacemente ambientazione e punto di vista del personaggio principale. Con un sapiente uso della macchina crea un thriller che aggancia lo spettatore fino alla fine, sorprendendolo. Magnifico Dodo, il protagonista. Bravi e credibili anche gli altri attori."
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"per il linguaggio maturo, capace di strutturare l’azione e di costruire un protagonista empatico, che ha una forza espressiva legata alla sua stessa ossessione, che diventa paradossalmente la sua salvezza. La scenografia racconta un’Italia periferica ma pregnante, fotografata in maniera eccellente. Tutti gli elementi del linguaggio concorrono alla credibilità dell’opera, interpretando il genere thriller con personalità e originalità. La direzione solida e decisa lascia ben sperare nel futuro artistico dei registi."
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"per aver racchiuso, nei confini narrativi del cortometraggio, una storia di azione, presa di coscienza, coraggio, riscatto. Gli autori usano in maniera consapevolmente sottile e significativa i topoi del genere thriller; fotografia estremamente cupa e ambientazione notturna, vicinanza fra videocamera e personaggi negli inseguimenti, angolazioni ricercate, ricorso ai dettagli, uso emozionale dei pad sonori, tagli di luce colorata, rumori fuori campo, scenografia volutamente labirintica. L’intento, a nostro avviso raggiunto, è quello di mettere di fronte allo spettatore un inaspettato confronto fra i limiti della normalità e quelli della diversità, dove, a quest’ultima, vengono riconosciute opzioni impreviste."